venerdì 30 gennaio 2015

Pan d'arancio

Vi racconto di una domenica mattina: i progetti e i programmi sono tantissimi in questo periodo, settembre alla fine non è poi così lontano. Il lavoro e i turni, non ci aiutano, ma come sempre ringraziamo di poterci svegliare ogni mattino per andare in ufficio! E allora concentriamo tutto nel weekend, per la serie stressiamoci solo due giorni a settimana!!! :D Sabato una capatina veloce nel centro di Bologna, prova, metti, questo mi piace, no questa no! Questa ti sta bene, questa proprio no! Quanto costa? 900€!!! Quanto??? Eppure è per sempre...e allora che fare? Domenica, vai a Mirabello (in provincia di Ferrara), capisci, discuti, non ti piace, dici che ci pensi! Poi vai a Funo di Argelato (provincia di Bologna) prova, assaggia, gira, commenta, apprezzi, degusti, speri!!!

Vi ho messo angoscia? Bene perchè io ne ho e tanta anche! Ma alla fine è per una giusta causa, no?

Allora, non appena è suonata la sveglia, anche di domenica mattina!!! Tanto non ho più sonno...e allora, penso, che tutti gli ingredienti li ho, che è così semplice la torta che impiegherò pochissimo e sarà pronta prima di uscire. Allora, bene, giù dal letto e preparo il Pan d'arancio.

E' una ricetta tipica siciliana, lì dove la terra è generosa, e lì dove il sole brucia la terra, lì dove le arance sono rosse, succose e dolcissime, lì dove io ci lascio sempre il cuore.

La Sicilia, la ricordo bene, per anni siamo andati in vacanza con i miei genitori, da piccola, che meraviglia, l'Etna che fuma, i mascheroni in terracotta appesi fuori le piccole botteghe artigiane, lo scaccia pensieri, i cannoli e le cassate. Il ristorante del Sig.Carmelo, e chi se lo scorda! Troppi bei ricordi, che spero un giorno di poter rivivere.

La ricetta del Pan d'arancio è quella di Mani, amore e fantasia  speciale, buono e che riempie di un profumo inebriante ogni angolo della casa. La ringrazio, perché questa ricetta è una ricetta sempre vincente!

Se anche voi siete sempre di corsa, ma non riuscite a rinunciare ad una fetta di torta, preparate il pan d'arancio, una domenica mattina...e vi regalerà un sorriso!

Seguitemi in cucina, e prepariamo insieme il Pan d'arancio

INGREDIENTI:

300 gr di farina

300gr di zucchero

1 arancia grande

1 bustina di lievito

1/2 bicchiere di latte

1/2 bicchiere di olio di semi



PREPARAZIONE:

Lavate accuratamente la buccia di un'arancia, fate attenzione, che sia intatta e priva di difetti.

Mettete in un boccale di un mixer, un'arancia tagliata a pezzettoni, con tutta la buccia e tutti gli altri ingredienti e frullateli, fino ad ottenere una crema densa e omogenea.

Se come me utilizzate un frullatore ad immersione, non avrete problemi, potrete procedere come nel caso del mixer.

Imburrate una teglia a cerniera del diametro ci 24cm, e infarinatela leggermente eliminando l'eccesso.

Versate l'impasto del pan d'arancio nella teglia, e infornate in forno preriscaldato a 180°C per 50minuti.

Fate sempre la prova stecchino prima di sfornare la torta.

Lasciate raffreddare il pan d'arancio e servitelo semplicemente spolverato con dello zucchero a velo, oppure, come Lori di Mani amore e fantasia, consiglia, fate uno sciroppo con acqua, zucchero e buccia di un'arancia, con uno stuzzica denti eseguite dei piccoli fori sulla torta, e versate lo sciroppo ancora tiepido. Decorate il pan d'arancio con la buccia dell'arancia caramellata.

Buon appetito

Francesca

martedì 27 gennaio 2015

Ganache al cioccolato

Amo la ganache al cioccolato ed è una crema che si usare in svariati modi. Ottima nelle crostate, scenica sui cup cake e gustosa come farcia per le torte...è una crema golosa!

ganache al cioccolato 1

Cosa occorre:

  • 300 gr di cioccolato fondente,

  • 250 ml di panna per dolci,

  • 30 gr di burro.


Fate riscaldare la panna con il burro, quando sarà abbastanza caldo (attenzione non deve bollire) aggiungete il cioccolato precedentemente tritato. Togliete dal fuoco e mescolate sino a quando il cioccolato si sarà ben amalgamato ed il composto sarà omogeneo. La crema Ganache potete usarla sia calda, ad esempio per versarla in crostate, già cotte, oppure fredda. Ovviamente più lasciate raffreddare la crema più si presenterà solida...buon appetito!!!

ganache al cioccolato

 

Un consiglio: se desiderate la ganache più lucida potete aggiungere un cucchiaino di miele dopo che avete aggiunto il cioccolato.

lunedì 26 gennaio 2015

Erbazzone

Erbazzone, che buono l'erbazzone! Non lo avevo mai assaggiato, e allora perchè non provarlo? Nel prepararlo immaginavo le 'azdore che lo preparavano nei tempi che furono, e anche se non posso paragonarmi a loro...vorrei un giorno poter carpire i segreti che solo loro posseggono.

L'erbazzone, è una sorta di torta salata ripiena di verdure, storicamente le verdure erano quelle di campo, divenute poi spinaci, bietole o coste, cicoria, ma c'è chi lo impreziosisce con tarassaco, e altre verdure che questa terra magnifica regala. Il guscio è una pasta non lievitata, dove il grasso è rappresentato dallo strutto, ingrediente fondamentale della cucina bolognese ed emiliano romagnola in generale.

Ho preso spunto dal libro di ricette di Alessandra Spisni "La maestra in cucina", eliminando le cicorie e il lardo sostituendolo con il burro.

Seguitemi in cucina, prepariamo insieme l'erbazzone.


INGREDIENTI:

Per la SFOGLIA:

300 gr farina

70gr strutto

1 bicchiere di acqua fredda

1 pizzico di sale

Per il RIPIENO:

500gr di spinaci già puliti

500gr di bietola/coste già pulite

50gr di parmigiano reggiano

4 uova

sale, pepe e noce moscata

20 gr di burro

PREPARAZIONE:

In una capiente pentola, portate ad ebollizione dell'acqua, salatela e lessate le verdure per 10 minuti.

Scolate le verdure e lasciate che perdano l'acqua in eccesso. Sminuzzate le verdure grossolanamente.

Riscaldate il burro in una padella e appena sarà sciolto, aggiungete le verdure, e ripassatele per circa 5 minuti.

Spostate le verdure in una ciotola, salate e pepate, aggiungete la noce moscata grattugiata, le uova e il formaggio e mescolate per bene amalgamando il tutto.

Preparate la pasta: in una ciotola unite la farina e lo strutto, aggiungete il sale e poco alla volta l'acqua, tanto quanto basta per ottenere un impasto morbido ed omogeneo.

Lasciate riposare l'impasto per circa 30 minuti, coperto con pellicola.

Infarinate leggermente il piano di lavoro. Dividete l'impasto in due parti, una più grande e una più piccola. Stendete l'impasto fino ad ottenere uno spessore di circa mezzo centimetro, foderate una tortiera, versate il ripieno di verdure e coprite con la parte più piccola stesa. Se volete potete optare per fare tante porzioni più piccole, come ho fatto io. Le quantità non cambiano, otterrete circa 2 erbazzoni dal diametro di 10 centimetri.

Lasciate cuocere per 45 minuti in forno caldo a 180°C.

Fate raffreddare e servite, meglio se tiepido.

Buon appetito.

Francesca.

domenica 25 gennaio 2015

Focaccia con le rape

Impastare che passione!!! Oggi vi proponiamo una ricettina davvero squisita: Focaccia con le rape.

Adoro la focaccia con le rape e credetemi quando vi dico che la mangerei tutta, il sapore delle rape stufate nella focaccia sono qualcosa di davvero godurioso. La ricetta originaria prevede anche l'aggiunta della salsiccia, ma ho preferito proporvi una ricetta anche vegetariana, Pronti?




Occorre per l'impasto:

  • 150gr di lievito madre rinfrescato (oppure 10 gr di lievito di birra)

  • 200 gr di farina di semola rimacinata,

  • 200 gr di farina tipo 0 oppure 1  (dipende dal vostro gusto)

  • 200 gr di farina per pizza io ho usato la 260 w

  • sale 10/15 gr

  • 250/300 ml di acqua

Occorre per il ripieno:

  • 1 kg di rape stufate,

  • mezzo bicchiere di acqua,

  • una foglia di alloro,

  • olio,

  • sale

  • peperoncino se gradite.



Procedimento:

Per preparare la focaccia con le rape, pulite le rape prendendo le fogli ed i fiori (solitamente si usano quelle con molte foglie e meno fiori, ma vanno bene comunque), lavate accuratamente e riponeteli in una casseruola, aggiungete l'olio (circa due cucchiai) e la foglia di alloro, l'acqua. Accendete il fuoco e fatele cuocere sino a quando il loro volume si sarà dimezzato, giunti qui aggiungete il sale q.b. ed il peperoncino (sempre se gradite). Lasciate cuocere. Più o meno dovranno cuocere per 15 minuti in totale.

Per l'impasto:

dopo aver rinfrescato il lievito madre ed atteso che il suo volume si sia raddoppiato, ponetelo in una ciotola aggiungete metà dell'acqua e scioglietelo il più possibile. Fatto ciò sistemate le farine a fontane sulla spianatoia, oppure nella planetaria, aggiungete il lievito ed impastate. Aggiungete la restante acqua, il sale. Impastate sino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.Lasciate lievitare sino al raddoppio del suo volume.

quando l'impasto ha terminato la lievitazione formate due dischi uno leggermente più grande dell'altro. Prendete una teglia ed ungetela con olio, mettete il disco più grande, le rape stufate (togliendo la foglia di alloro) e se volete qualche spicchio di salsiccia cruda(si cuocerà in forno) ed infine il disco più piccolo. Per chiudere utilizzate i bordi del disco inferiore verso l'interno. Spennellate con olio la superficie della focaccia con le rape ed infornate a 200°C per 20/30 minuti, fino a doratura. Buon appetito.

Un consiglio: al posto delle rape potete utilizzare anche i broccoli previa cottura.

sabato 24 gennaio 2015

Tarte tatin

Oggi desidero raccontarvi una storia. Tanto tempo fa in un lontano paesino chiamato Lamotte-Beuvron, vi era un grazioso "Hotel Tatin", immaginate una struttura dell'800 con il tetto spiovente e due graziose Signore  Stephanie e Caroline Tatin, che indossano abiti scuri ampi e lunghi, un grande grembiule bianco immacolato, i capelli raccolti in una crocchia e che profumano di cannella. Ebbene l'hotel era meta di cacciatori che per ristoro amavano la loro cucina, in special modo la buonissima torta di mele. Ma un dì a causa dei tanti preparativi, immerse dal tanto da fare e dal rumore di stoviglie, una delle sorella sbadatamente mise in forno una teglia con lo zucchero e le mele. Quando si accorse di aver dimenticato di mettere sul fondo della teglia la buonissima pasta brisè era ormai troppo tardi e per rimediare all'errore pensò bene di porre sopra alle mele la pasta, in modo tale che pronta la torta sarebbe stato necessario solo capovolgere la teglia e la torta sarebbe stata pronta per esser servita. Effettivamente la famosa tarte Tatin riscosse molto successo tra i commensali che aiutarono a rendere famosa questa torta delicata e deliziosa. Vissero tutti felici, contenti e sazi.

Tarte tatin1

Per preparare la Tarte Tatin occorre la pasta brisè:

  • 200 gr di farina tipo 0

  • 100 gr di burro

  • 75 ml di acqua fredda (meglio se ghiacciata).


Preparazione:

Riponete a fontana al centro il burro freddo ed uniteli fino a rendere tutto a farina, non dovete creare un impasto ma una "sabbiatura". Fatto ciò aggiungete l'acqua ed impastate. il tutto non deve riscaldarsi. Quando l'impasto sarà omogeneo riponetelo in frigo avvolto della pellicola per circa 30 minuti.

Cosa occorre per la farcia:

  • 4/5 mele golden,

  • 80 gr di zucchero,

  • burro.


Pulite le mele e tagliatele in quattro (togliete anche i noccioli). Rivestite una teglia di abbondante burro, anche sui bordi. Con lo zucchero ricoprite tutta la superficie precedentemente rivestita di burro. Togliete momentaneamente lo zucchero in eccesso. ponete la teglia sul fuoco medio e fate caramellare lo zucchero. Togliete dal fuoco e sistemate le mele nella teglia prima con il dorso rivolto sul fondo, poi fate un secondo strato con le mele restanti.mettete qualche fiocchetto di burro e lo zucchero restante. Mettete in forno per 15 minuti a 180°C.

tarte tatin 2

Nel frattempo riprendete la pasta brisè dal frigo e con un mattarello stendete un disco dello stesso diametro della teglia. Trascorsi i 15 minuti estraete la teglia dal forno e ponete sopra le mele la pasta brisè, avendo cura di ripiegare i bordi verso l'interno. Fate cuocere alla stessa temperatura per altri 15/20 minuti. Quando la tarte Tatin  sarà cotta, capovolgetela su di un piatto e servite. Potete servire la Tarte Tatin con una pallina di gelato alla vaniglia oppure uno spruzzo di panna montata e...buon appetito.

tarte tatin 3

venerdì 23 gennaio 2015

Brazadèla - Ciambella bolognese

Brazadèla, ho perso il conto di quante volte ho provato a pronunziare questa parola, sempre con mille accentazioni diverse, una volta la "e" la pronuncio aperta, poi troppo chiusa...e c'è sempre lui, che con infinita pazienza, mi corregge, credo che sia più lui ad aver la speranza che io la pronunci bene, che io...ho abbandonato la speranza da tempo oramai!

E' carina la scena...vado in Puglia, amici e parenti mi chiamano "La Bolognese", mi prendono in giro per aver preso l'accento e la pronuncia bolognese, io penso sia dovuto all'attitudine alle lingue. Torno a Bologna, e mi chiamano "La Pugliese" mi prendono in giro per le "o" sempre troppo chiuse, per le pronunce sbagliate, per gli errori! Ma sapete cosa...alla fine io sono felice di questi equivoci, non è vero che non si possono amare due cose contemporaneamente, amo la Puglia, i sapori, i colori, la cucina e le tradizioni, la famiglia e il modo di intenderla, il mare d'inverno, le passeggiate, il caldo sole pugliese....ma come posso non amare, i colli bolognesi? La cucina bolognese, sontuosa, ridondante, grassa, ricca, "Bologna la Grassa"! I prati verdi in inverno, e dorati in estate, i cieli limpidi, i tortellini, e l'accento, quella "z" quasi inesistente, che spesso confondo in "s", gli amici, gli amori, la famiglia! Tante volte vi ho parlato di esperienze, bene, io so che da quattro anni la mia casa è a Bologna e a Taranto, entrambe continuano a donarmi emozioni, fortissime, a volte contrastanti! Credo che un "emigrato" debba vivere così la sua partenza, la lontananza dalla terra natale, non come una condanna, ma come un'esperienza, bella e forte!

La ciambella bolognese, è un dolce semplicissimo della tradizione emiliana, prende il nome dall'usanza dei contadini che la trasportavano in campagna appesa al braccio.



Seguitemi in cucina, prepariamo insieme la Brazadèla, ciambella bolognese.

INGREDIENTI:

350gr di farina 00

100gr zucchero

60gr burro

1 bustina lievito per dolci

1 uovo

1 bicchiere di latte

scorza grattugiata di 1 limone



PREPARAZIONE:

In un pentolino fate riscaldare il latte, nel quale farete sciogliere il burro. Fate intiepidire il composto il latte.

In una ciotola abbastanza capiente, unite la farina, lo zucchero, l'uovo, il lievito e la scorza di limone grattugiata, mescolate con un mestolo e successivamente incorporate il latte.

Otterrete un composto abbastanza liquido.

Imburrate una teglia, infarinatela leggermente, eliminando l'eccesso. Versate l'impasto nello stampo a ciambella, ricoprite la superficie con granella di zucchero.

Cuocete per 50 minuti in forno preriscaldato a 180°C.

Fate sempre la prova stecchino prima di sfornare la brazadèla.

Per realizzare questa ricetta ho preso spunto dal libro di Alessandra Spisni "La Maestra in Cucina".

Buon appetito.

Francesca

giovedì 22 gennaio 2015

Cannoli salati alla bolognese

Per un aperitivo sfizioso e facile i cannoli salati alla bolognese sono la risposta. Una serata fra amici o per far contenti chi ama i sapori delicati e gustosissimi, mi rivolgo a chi ama la mortadella e a chi ama l'Emilia Romagna, come me.

La ricetta originale la potete trovare sul libro Cucina Bolognese di Laura Rangoni.

Da piccola amavo tre cose più di tutto: i tortellini, la mortadella e il ragù...sembra una coincidenza, ma ora vivo nella terra dove tutto ha inizio. Che bella terra!

Seguitemi in cucina e prepariamo insieme i cannoli salati alla bolognese.



INGREDIENTI:

1 rotolo di pasta sfoglia (preferibilmente rettangolare)

30 gr di burro

30 gr di farina

1 bicchiere di latte

150gr di mortadella

2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato

1 uovo per spennellare

sale, pepe e noce moscata

PREPARAZIONE:

Fate sciogliere il burro senza farlo bruciare.

Tostate la farina nel burro, mescolando continuamente, per evitare la formazione di grumi.

Riscaldate il latte e unitelo al roux (burro e farina), mescolate e lasciate che si amalgami per bene.

Il latte in pochi minuti si addenserà, salate e aggiungere un pò di pepe e una grattugiata di noce moscata.

Una volta che la besciamella si addensa, riponetela a raffreddare in una terrina.

Tagliate finemente la mortadella, unitela alla besciamella e due cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato. Mescolate per bene fino ad amalgamate tutti gli ingredienti.

Dividete la pasta sfoglia in quattro rettangoli di forma e grandezza uguale.

Al centro di ogni rettangolo ponete parte del preparato a base di mortadella.

Chiudete i rettangoli a formare dei fagottini. Spennellate la superficie con un uovo sbattuto.

Cuocete per 15 minuti a 180°C, o fino a quando la superficie non sarà dorata.

Servite ben tiepidi.

Buon appetito

Francesca.

lunedì 19 gennaio 2015

Cotoletta alla bolognese

La cotoletta alla bolognese, è uno dei piatti più famosi della cucina del capoluogo emiliano, ricco di gusto un pò come tutta le ricette della cucina bolognese.

Ingredienti fondamentali, sono oltre la carne di maiale, anche il prosciutto crudo e il parmigiano reggiano, ingredienti tipici della zona, fiore all'occhiello di questa bellissima terra.

Vivo in Emilia Romagna e precisamente a Bologna da quattro anni oramai, e ne apprezzo ogni giorno la magnifica tradizione culinaria, oltre ad essere una terra magnifica.



Seguitemi in cucina e prepariamo insieme la cotoletta alla bolognese.

INGREDIENTI per 2 persone:

4 fette di lombo di maiale

3 uova

4 fette di prosciutto crudo

pan grattato

150gr di panna da cucina

130gr di parmigiano reggiano

1/2 bicchiere di brodo di carne

100gr burro

sale e pepe

PREPARAZIONE:

In una terrina, sbattete per bene le uova con 30 gr di parmigiano reggiano grattugiato, il sale e il pepe.

In un piatto disponete il pan grattato. Passate le fettine di lombo di maiale prima nel pan grattato e poi nel uovo e di nuovo nel pan grattato.

Fate sciogliere in una padella abbastanza capiente, il burro, facendo attenzione a non farlo bruciare.

Lasciate cuocere le cotolette per pochi secondi per parte, fino a quando non diventano dorate.

Ponete su ogni fetta il prosciutto crudo e circa 100gr di parmigiano reggiano a scaglie. Dividete equamente la panna su ogni cotoletta, e a lato direttamente nella padella, versate il brodo di carne.

Coprite la padella con un coperchio e lasciate che il brodo si asciughi e il formaggio si sciolga.

Servite ben calde e accompagnate da una buona e fresca insalata.

Buon appetito.

Francesca

lunedì 12 gennaio 2015

Tanti auguri a me, la storia della torta che fu

Tanti auguri a me...e la storia della torta che fu...

c'era una volta una ragazza (io), che stava attraversando un periodo "normale": indaffarata tanto da non pensare, ma a volte nulla, il vuoto dentro e fuori.

C'era una volta una ragazza (sempre io) che nonostante tutto è grata, per l'amore, per le opportunità e per il coraggio che ha.

C'era una volta una ragazza (sempre sempre io) che compiva gli anni il 12 Gennaio.

C'era una volta una ragazza che voleva preparare una torta ma che bella che fatta si era disfatta nel forno...

C'era una volta tanti auguri a me...e la storia della torta che fu!

La storia è finita, ma i conti fra me e la torta sono ancora in sospeso...ho sbagliato e ho voluto strafare...e della torta non è rimasto altro che un ricordo lontano, peccato perchè l'impasto che goccia dopo goccia cadeva sulla leccarda (che per fortuna ho messo sul fondo del forno - santa provvidenza) era buono, gustosissimo anche in quei punti un pò bruciacchiati...ho provato giuro a fare delle foto del risultato...ma mi veniva solo da piangere. Tempo sprecato, ingredienti sprecati...ma un nuovo insegnamento acquisito.

La torta in breve aveva un'impasto base simile a quello della ciambella con mirtilli e limone, arricchito da uno strato di mirtilli precedentemente immersi nella marmellata di fragole, successivamente sormontata dal rimanente impasto, per concludersi con delle briciole di croccanti di mandorle.

Nella versione originale di Martha Stewart, i mirtilli erano sostituiti da lamponi immersi nella marmellata di more. Non avendo trovato i lamponi, ho deciso di sostituirli con i mirtilli, ma Francesca...non 300gr di mirtilli...questo proprio no!!! (scusate parlo con me stessa)!

Svelato il mistero della storia della torta che fu...il peso dei mirtilli decisamente troppi, non ha fatto altro che far traboccare l'impasto, riversandolo qua e là nel forno. Quando ho sformato la torta ho scoperto che lo strato inferiore della torta non esisteva più, c'erano soltanto mirtilli...lo strato superiore e la crosta di mandorle era ancora lì, buonissimi e degni di essere mangiati, insomma per la serie chi si accontenta gode, ho affettato quel che rimaneva di una delle torte più buone che ho preparato...e..libidine! Buona buona e ancora buona...ma brutta, brutta e ancora brutta.

Quindi per il mio compleanno non avrò una torta di compleanno, avevo comprato anche le candeline (un due e un otto, metteteli voi nell'ordine che desiderate!!! :D ) ... domani mattina aprirò il panettone rimasto da natale e le candeline le spengo lo stesso!

Per ora vi lascio con questo articolo, con un pò di dubbi, e dato che non mollo, prima o poi la rifaccio e questa volta sarò mooolto più attenta ai mirtilli!!! :D

Tanti auguri a me, e nonostante tutto sono felice!

Francesca

venerdì 9 gennaio 2015

Fantasia di pasta fresca homemade

fantasia di pasta

FANTASIA DI PASTA HOMEMADE:

Per chi come me ama mangiare la pasta,

per chi come me ama mettere le mani in pasta,

per chi come me adora sperimentare il nuovo,

per chi come me nonostante tutto ama la tradizione e i gusti tradizionali,

per chi come me non smetterà di credere e ideare,

ecco a voi tutte le ricette fatte per voi relative alla pasta fresca fatta in casa:

TAGLIATELLE

P1000533-modifica

ORECCHIETTE

orecchiette

TAGLIATELLE VERDI

tagliatelle verdi al ragu e bufala

MARITATI

maritati (1)

TORTELLINI

DSC_0238

MALTAGLIATI

maltagliati

RAVIOLI DEL CONTADINO

ravioli del contadino formaggio e pere

MACCHERONI AI FERRI

maccheroni ai ferri

GNOCCHI DI PATATE

gnocchi di patate

PASSATELLIDSC_0190

PASTINA ALL'UOVO - GRATTONI

pastina all'uovo

 

 

giovedì 8 gennaio 2015

Margherita di semola

Margherite di semola rimacinata con lievito madre, una bontà unica, sono semplici da preparare e come tutte le preparazioni con il lievito madre, richiede la calma dovuta, ma quella calma, che ti riempie la giornata e l'anima, e sai che il risultato non ti deluderà. Ho preso la ricetta dal libro di Sara Papa, nel suo libro è chiamata Pane Stella, ma io ho suddiviso l'impasto in sei pezzi dello stesso peso, e il risultato mi ricordava vagamente una margherita.


Seguitemi in cucina, rinfreschiamo il lievito madre e prepariamo insieme la margherita di semola.

INGREDIENTI:

500gr di semola rimacinata di grano duro

100gr di latte

200gr di acqua

150gr lievito madre

1 cucchiaio di miele

5 gr di sale

PREPARAZIONE:

Per preparare la margherita di semola, rinfrescate come di consueto il lievito madre e lasciatelo lievitare fino al suo raddoppio.

Nella ciotola della planetaria fate sciogliere il lievito madre nel latte e acqua, utilizzando la foglia.

Sostituite la foglia con il gancio.

Unite il miele e lasciate che gli ingredienti si amalgamino bene.

Unite la semola rimacinata ben setacciata e successivamente il sale. Impastate per circa 5 minuti, o fino a quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati.

Prelevate l'impasto dalla ciotola della planetaria e lavoratelo per pochissimi minuti sulla spianatoia, per dargli una forma tondeggiante.

Ponetelo in una ciotola e coprite l'impasto con pellicola alimentare.

Lasciate riposare l'impasto per circa 1 ora.

Prelevate nuovamente l'impasto, sgonfiatelo, lavorandolo leggermente e dividetelo in sei pezzi da circa 160gr l'uno, passatele cospargete la superficie con un pò di semola. Posizionateli a raggiera in una teglia e incidete la superficie con tre tagli paralleli.

Ponetelo a lievitare per circa 5 ore in un luogo tiepido, o fino a quando non raddoppieranno di volume. Io utilizzo sempre il "vecchio" e buon metodo della nonna, metto la teglia sotto una coperta e lascio riposare l'impasto, ma se lo desiderate lasciate lievitare nel forno con la luce accesa.

Trascorso il tempo di lievitazione, riscarldate il forno a 220°C e cuocete il pane per 5 minuti con un pentolino di acqua bollente. Abbassate poi la temperatura a 180°C e cuocete per 20 minuti, togliendo il pentolino di acqua.

Prima di gustare la margherita di semola vi consiglio di far raffreddare del tutto il pane, anche se non è facile, il profumo e la morbidezza della mollica vi tenteranno.

Buon appetito.

Francesca.

venerdì 2 gennaio 2015

Tortellini

I tortellino è il re della cucina emiliana, ricco, sontuoso, ripieno, rigorosamente servito in un brodo, gustoso e degno sempre di essere citato e preparato con maestria.


Le leggende sono tante e ricche di curiosità...ma quella più famosa sostiene che il tortellino non altro è che


l'ombellico di Venere

"...e l'oste, che era guercio e bolognese,

imitando di Venere il bellico

e con capponi e starne e quel buon vino

l'arte di fare il tortellino apprese."

Curiosate su questo bellissimo sito a tema per conoscere ogni minimo dettaglio sulla storia del tortellino!

Qui a Bologna rito natalizio è quello di preparare i tortellini in brodo di cappone, quale migliore bontà da assaporare in queste giornate ricche di gioia e di tavole imbandite...storicamente le 'asdore riuniscono la famiglia, bambini compresi, e preparano insieme i tortellini, in un rito infinito e bellissimo, fra chiacchiere e risate, ricordi, canzoni e insegnamenti.

Avete mai visto una sfoglina che prepara i tortellini??? Velocità, maestria, bravura, arte...ecco ciò che quelle mani leste riescono a raccontare.

Quest'anno a preparare i tortellini siamo stati io e Andrea, in un momento idilliaco e ricco di risate, dolcezza, un quadro che rappresenta il focolare familiare che mi riempie il cuore e mi da gioia. Lui stende la pasta e mi racconta di come la sua dolce nonna "chiudeva" i tortellini, e io immagino la sua dolcissima faccia birbante che spia le mani della nonna sapienti e ricche di bravura che richiudevano il ripieno in una sfoglia dorata e liscia. Io invece cerco di imparare, di immaginare e di assaporare l'atmosfera natalizia e familiare che si respirava tempo fa in quella che è diventata anche la mia famiglia!

Io spero con un brevissimo "reportage" fotografico di regalarvi l'arte e la sapienza delle donne di un tempo, che si riunivano a festa per preparare i tortellini.

Per il ripieno ho preso spunto dal sito tortellini.it.





Seguitemi e prepariamo insieme i tortellini.

INGREDIENTI:

RIPIENO:

150gr polpa di maiale
150gr polpa di vitello
100gr salsiccia
100gr prosciutto crudo
50gr mortadella
1 uovo
150gr parmigiano reggiano
1/2 cucchiaio di pan grattato
30 gr burro
sale q.b.
noce moscata q.b.

SFOGLIA:

600gr farina per sfoglia

6 uova per sfoglia

BRODO:

200gr di manzo

300 gr cappone

100gr lingua (facoltativa)

200gr ossa

odori: 1 patata, 2 carote, 1 cipolla, 2 coste di sedano

crosta di parmigiano.

PREPARAZIONE:

IL RIPIENO

Chiedete al vostro macellaio di fiducia di macinare finemente le carni (manzo, vitello e salsiccia).

Ciò che potete preparare voi facilmente:

Con l'aiuto di un frullatore, macinate finemente il prosciutto e la mortadella.

Sciogliete il burro e unite la carne macinata, lasciando cuocere per circa 10 minuti, salate.

Al termine della cottura delle carni, mettetele a scolare la carne in uno scolapasta, per eliminare l'acqua che la carne perde in cottura e lasciate raffreddare.

Unite, in una ciotola, la carne macinata e oramai ben fredda, il prosciutto e la mortadella macinata, l'uovo, il parmigiano grattugiato, il pan grattato, la noce moscata (non esagerate, una spolverata sarà più che sufficiente), aggiustate di sale, impastate gli ingredienti, fino ad ottenere un panetto abbastanza omogeneo. Lasciate riposare il ripieno in frigorifero, ben coperto con pellicola, anche per tutta la notte.





LA SFOGLIA

In una ciotola, o se preferite su una spianatoia, setacciate la farina e create un piccolo cratere nel centro.

Rompete le uova e adagiatele nel cratere di farina, con una forchetta iniziate a sbattere le uova raccogliendo poco alla volta la farina dai bordi del cratere, fino ad incorporarla quasi tutto.

Continuate ad impastare utilizzando le mani, se avete utilizzato una ciotola per mescolare le uova e la farina, trasferitevi su un piano di lavoro leggermente infarinato, e impastate fino ad ottenere un panetto omogeneo.

Coprite l'impasto con pellicola alimentare e lasciate riposare per circa 30 minuti.







I TORTELLINI

Se siete abili nell'uso del mattarello utilizzatelo per stendere la pasta fino a renderla una sfoglia molto sottile, come mi hanno insegnato, la sfoglia deve essere così sottile che "si deve vedere San Luca". 

Tuttavia vi consiglio di scegliere l'uso del mattarello solo se siete molto veloci anche nel preparare i tortellini, altrimenti, rischiate che la pasta vi si secchi, rendendo difficile la chiusura.

Se come me invece scegliete di stendere la pasta utilizzando l'apposita macchina (Nonna Papera), tagliate piccoli pezzi di pasta, facendo attenzione a lasciare sempre ben coperto l'impasto che non state utilizzando.

Partendo dallo spessore più grande, iniziate a stendere la pasta, fino allo spessore più sottile, nella mia macchina, lo spessore 1 corrisponde a quello più grosso e il 9 a quello più sottile.

Con l'aiuto di un taglierino per tortellini, facilmente acquistabile in negozi specializzati in casalinghi, ritagliate dei quadrati di circa 4cm per lato, se invece non avete il taglia pasta, potete sfruttare il mattarello, il suo diametro (quello comune per stendere la sfoglia ha un diametro di circa 4/5cm), è ideale per tagliare la sfoglia, senza sbagliare. Adagiate il mattarello, perpendicolarmente a voi,sulla sfoglia, e tagliate delle strisce lunghe, per tutta la lunghezza della pasta, spostate il mattarello parallelo a voi, e tagliate i quadratini. Alla fine di questa operazione dovreste aver ottenuto un reticolo e tanti quadratini di uguale misura.




Adagiate su ogni quadrato di sfoglia un pizzico di ripieno.


Chiudete i quadrati facendo combaciare i due lembi opposti, fate aderire bene la pasta con una lieve pressione delle dita, in questo modo avete ottenuto dei triangoli.


Ripiegate leggermente il vertice del triangolo verso di voi, in modo che si crei una sorta di pieghe in corrispondenza dei vertici alla base del triangolo.


Posizionare uno dei due angolo alla base del triangolo sul vostro dito mignolo e richiudete il tortellino su se stesso, facendo aderire per bene i due angoli.


Posizionate tutti i tortellini su un vassoio di carta leggermente infarinato.

Se non consumate subito i tortellini, lasciateli asciugare in un luogo poco umido per circa un giorno, rigirandoli in modo che si asciughino per bene su entrambi i lati, per conservarli al meglio e a lungo, chiudeteli in un sacchetto per congelatore e surgelateli.





IL BRODO

Il tortellino deve essere cotto in un buon brodo anche quando lo volete condire con panna e prosciutto o in altro modo.

Se avete una pentola a pressione, i tempi si dimezzano notevolmente, ottenendo un brodo squisitissimo, in caso contrario procedete con una cottura classica, di seguito vi spiego entrambi i modi:

COTTURA CLASSICA:

In una pentola molto capiente e profonda, posizionate la carne (manzo, cappone, ossa, lingua), gli odori (patata, carota, cipolla, sedano) e la crosta del parmigiano, lavando accuratamente la parte più esterna. Coprite con abbondante acqua, salate e portata a bollore. Aiutandovi con una schiumarola, eliminate le impurità e la schiume che affiora in superficie, sgrassando il brodo. Ripetete questa operazione per svariate volte. Riducete la fiamma al minimo e lasciate cuocere per 2 ore, o fino a quando la carne, non sarà tenera. Fate la prova con una forchetta, se i rembi affondano senza problemi nella carne, il brodo è pronto, in caso contrario continuate la cottura per qualche minuto ancora.

COTTURA CON PENTOLA A PRESSIONE:

Adagiate tutti gli ingredienti nella pentola a pressione e ricoprite con acqua, facendo attenzione a non superare la tacca sul lato della pentola. Richiudete il coperchio e lasciate cuocere a fuoco vivo fino a quando la valvola non salirà, a questo punto riducete al minimo la fiamma e lasciate cuocere per circa 45 minuti.

COTTURA DEI TORTELLINI:

Una volta che il brodo sarà cotto, filtratelo eliminato la carte e le verdure. Portate a bollore il brodo e lasciate cuocere i tortellini, per qualche minuto.

Serviteli caldi con abbondate parmigiano reggiano.


Buon appetito!